E la mensa va alla guerra

Abbiamo assistito in queste ultime settimane di agosto ad una disputa tra Amministrazione comunale di Vicenza e le associazioni dei genitori che riguardava tutto il sistema delle mense scolastiche per la scuola dell’obbligo. Molti sono stati gli incontri che, pur non avendo raggiunto i risultati sperati dalle famiglie, in qualche modo hanno costretto la giunta a modificare le disposizioni in merito ai costi, agli sconti, ai parametri ISEE, ai ragazzi iscritti a Vicenza ma residenti in comuni limitrofi, etc. Nel consiglio comunale tenuto ad hoc lunedì 9 ci sono state ancora discussioni ma le questioni inaccettabili sono venute dalle opposizioni di CDx che sperano forse di recuperare qualche voto perduto, dopo avere speso inutilmente 5 anni di governo.
Alcune premesse sono obbligatorie per farci capire:
a) Noi non siamo vicini alla giunta Possamai, difatti alle elezioni ci siamo presentati fuori dai due poli con la lista La Comune e non risparmiamo critiche all’operato del sindaco e della sua giunta; è ovvio che il Cdx ci è proprio antitetico.
b) crediamo che per molte ragioni, per molte scelte, per molti punti di vista le giunte di Csx e di Cdx, così come i governi nazionali, si assomiglino in maniera preoccupante.
c) noi crediamo nella scuola pubblica, cioè dello Stato, gratuita, universale per tutti i bimbi e ragazzi che, ad esempio ora, si trovano a risiedere su suolo italiano, siano essi italiani o meno.
d) noi crediamo nella gratuità della scuola statale dell’obbligo, gratuità cioè di tutte le spese che le famiglie devono affrontare: libri, trasporti, mense, attività sportive parascolastiche etc. Ed è per queste ragioni che siamo restati a margine della disputa: pagamento si/pagamento no, mensa per tutti /mensa per alcuni etc.

E allora torniamo al punto B: abbiamo scritto per molti versi il Cdx e il Csx fanno le stesse cose, e in questo caso hanno colpito duramente negli ultimi 30 anni , con tagli inusitati, la scuola pubblica e la scuola dell’obbligo ed hanno regalato miliardi alla scuola privata ( con escamotage linguistici e legislativi spericolati) alla faccia della Costituzione Italiana.
A Vicenza il Cdx, che per decine di anni ha governato l’Italia e in particolare la regione veneto, si scaglia contro un Csx in affanno nell’affrontare il problema mense senza ricordarsi che sono proprio loro i più aggressivi fautori della fine della scuola pubblica, e questo accadrà ancora più drasticamente se l’Autonomia Differenziata diventerà operativa; sono proprio i governi di destra che più hanno tagliato e che hanno lasciato i comuni con “le pezze al culo”. Ora si stracciano le vesti e se la prendono con l’amministrazione Possamai quando essi non hanno fatto nulla nei cinque anni precedenti.
E il Csx , colpevole quanto il Cdx di tagli e di leggi contro la scuola pubblica, ora si accorge dei problemi che queste scellerate scelte, che i tagli effettuati impediscono alle amministrazioni locali di affrontare situazioni di ristrettezze economiche per una sempre più ampia fetta di popolazione: le classi sociali esistono, si appiattiscono sempre più verso il basso a causa della diseguale distribuzione dei beni e dei redditi. E le famiglie ora chiedono al comune di aiutarle per mandare i figli a scuola. E la situazione sta peggiorando sempre più a causa di una guerra che i nostri concittadini non vogliono ma in cui il governo si è lanciato a capofitto tagliando la scuola, la sanità le pensioni i servizi etc.
LA SOLUZIONE STA IN UNA EQUA DISTRIBUZIONE DEI BENI E DEI REDDITI, NELL’USCITA DELL’ITALIA DALLE POLITICHE DI GUERRA, NEL RIPRISTINO VERO DELLA SCUOLA PUBBLICA CHE DEVE ESSERE L’UNICO VERO SISTEMA DI IASTRUZIONE DEL NOSTRO PAESE.

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