Finalmente una buona notizia in questo sconsolante panorama sociale vicentino: i ragazzi del centro sociale Bocciodromo hanno vinto il bando di gara indetto dall’amministrazione comunale di estrema destra per l’assegnazione per un altro quinquennio degli spazi di via Rossi.
La comunità del Bocciodromo esulta e noi di Rifondazione Comunista con loro perchè la presenza di spazi culturali di contro-informazione, di aggregazione per i giovani, e non solo, è fondamentale per una città asfittica come è Vicenza.
Certo dalla giunta che amministra questa città ci si aspetterebbe maggior disponibilità ed interesse verso iniziative che nascono nelle periferie urbane, spesso dimenticate dagli amministratori di qualsiasi colore politico, e che diventano vero presidio sociale e unico argine all’abbandono e alla criminalità.
Invece l’assessore Iovine imbufalito abbaia ai giovani creatori di mondi possibili intimando al Bocciodromo controlli alla prima iniziativa politica. Ma Iovine è solo la cartina di tornasole di una maggioranza politica priva di idee che vede nel diverso un nemico da accerchiare, contenere, controllare, abbattere ed infine espellere.
Se a Venezia il leghista Zaia spolpa senza ritegno i poveri anziani inquilini delle case popolari, a Vicenza il Sindaco Rucco, in linea con il governatore, fa pagare un pegno esagerato (12mila euro annui) alle compagne e ai compagni del Bocciodromo.
La Commissione che ha vagliato le candidature si è tecnicamente espressa e ha scelto il progetto più idoneo per la gestione degli spazi di via Rossi, ora Rifondazione Comunista chiede a Rucco una precisa scelta politica a favore del territorio: Rucco reinvesta i proventi dell’affitto nella creatività fantasiosa della comunità del Bocciodromo.