Secondo l’IPCC, International Panel on Climate Change, abbiamo una decina di anni per imporre ai nostri governi, nazionali e locali, una agenda energetica, produttiva, economica, che sia sostenibile per l’ambiente in cui viviamo.
L’emissione di origine antropica senza sosta di CO2 nell’atmosfera ha innescato processi di riscaldamento globale del pianeta.
La presenza massiccia di energia nell’atmosfera aumenta la frequenza dei cosiddetti fenomeni meteorologici estremi (siccità, alluvioni, ondate di calore, …) e contemporaneamente mette in crisi la biodiversità del pianeta, la salute di tutte le specie viventi, la vita dell’uomo su questo pianeta.
E’ ormai evidente che la questione climatica è strettamente connessa al nostro stile di vita, alla nostra società energivora: questa società turbocapitalista fa della crescita un mantra, un atto di fede ormai insostenibile per la stessa umanità.
Da quando una giovane studentessa svedese, Greta Thunberg, ogni venerdì sciopera dalla scuola e si reca sotto il Parlamento del suo Paese per protestare contro il cambiamento climatico, decine di migliaia di studenti hanno iniziato a seguirla in tutto il mondo.
Cittadini ed associazioni si sono uniti alla protesta che, il 15 marzo prossimo, diventerà uno #scioperoglobale.
Lo sciopero sarà anche propedeutico alla grande manifestazione del 23 Marzo prossimo a Roma per il clima e contro le grandi opere inutili e dannose.
A Vicenza, come in tutta Italia, Rifondazione Comunista sostiene attivamente le inizative per l’ambiente promosse dagli studenti, dai docenti e dalle scuole.
#FridaysForFuture
#climatestrike