LA NOSTRA NAVE AFFONDA E NOI STIAMO A GUARDARE

A distanza di quasi due anni dal primo Sciopero Mondiale per il Clima, migliaia di persone in tutto il mondo riempiranno le strade delle loro città per gridare, ancora una volta, che senza un radicale cambiamento del nostro sistema economico e produttivo il nostro pianeta è condannato a stravolgimenti climatici epocali ed irreversibili.
Oggi nemmeno nel nostro territorio possiamo ignorare questi fenomeni: qualsiasi agricoltore ha conosciuto gli effetti dello stravolgimento del clima stagionale, con grandinate e bombe d’acqua capaci di rovinare quello che lunghi periodi di siccità anomala non sono riusciti a distruggere. Non parliamo poi delle alluvioni che hanno attraversato il nostro territorio, le quali oltre ai danni materiali hanno instillato in molte cittadine e cittadini paure che un tempo non esistevano: quanti di noi oggi, davanti ad un acquazzone, temiamo di poterci trovare di nuovo le case allagate, il fango lungo le strade, alberi divelti ed abbattuti proprio sopra le nostre automobili -o peggio, addosso ai nostri cari-?
Per questo ha senso scendere lungo le strade e riempire le piazze: per pretendere che i buoni propositi che spesso sentiamo ripetere nei talk-show si trasformino immediatamente in pratiche concrete! Da una parte, una sana pianificazione e gestione del territorio, ponendo fine ad inutile cementificazione, manutenendo e tutelando il nostro patrimonio idrico, boschivo e paesaggistico (esattamente quello che la provincia di Vicenza NON ha fatto negli ultimi 50anni), e dall’altra una riconversione complessiva del nostro tessuto produttivo e sociale, investendo massicciamente nel trasporto pubblico di persone (qualunque pendolare riconosce la notevole inadeguatezza dei nostri servizi) e di merci (l’Italia è l’ULTIMO paese in Europa per trasporto merci su rotaia), ripianificando l’industria del futuro sulla base di criteri di ecologia e Socialismo, rottamando il modello democristiano-leghista della “fabbrichetta dietro casa” che abbatte i costi di produzione sversando i liquami nelle rogge e nascondendo i rifiuti sotto i campi (è questa la nostra “competitività sui mercati”: sveglia!).
Invitiamo tutte e tutti coloro i quali si riconoscano in questi principi a scendere in Piazza dei Signori a Vicenza, Venerdì 9 Ottobre 2020 ore 9:00, per partecipare allo Sciopero Globale per il Clima organizzato dal Movimento internazionale Fridays for Future