L’espansione neocolonialista del villaggio americano procede alacremente. L’amministrazione comunale, in primis Possamai, e prima di lui Rucco, è stata invitata più volte ad ammirare le meraviglie dei padroni.
Sul greenwashing i gringos non badano a spese: base militare sì, ma con un occhio di riguardo all’efficienza energetica.
Purtroppo i gringos sono invece altamente miopi sui diritti dei lavoratori, soprattutto quelli assunti nelle posizioni finali della lunghissima catena degli appalti e subappalti, largamente consentita dalle leggi italiane: leggi fatte ad hoc per favorire il libero mercato per i soliti noti, fatte ad hoc per privare di diritti i lavoratori e le lavoratrici.
Il problema per i turbocapitalisti nostrani e a stelle e strisce d’oltreoceano è che i lavoratori precarizzati, malpagati, sottopagati e oggi anche non pagati cominciano ad averne le scatole piene, vedendo che le loro tasche sono vuote come lo sono le pance dei loro figli.
Bene dunque hanno fatto i 4 operai, che lavorano nel villaggio americano, senza stipendio da mesi, a salire sulle gru e a protestare contro il padrone americano.
Bene ha fatto la CGIL ad accendere i fari su queste situazioni ignobili tipiche di un tardocapitalismo giunto allo stadio finale. I referendum sulla dignità del lavoro messi in campo dalla CGIL serviranno a tagliare alcune metastasi del cancro liberista.
Ai 4 operai Rifondazione Comunista di Vicenza esprime tutta la solidarietà, siamo al loro fianco perchè la loro lotta è la nostra lotta: per un lavoro dignitoso, per i diritti e la sicurezza di tutti i lavoratori, mai più schiavi, mai più padroni.
Purtroppo i gringos sono invece altamente miopi sui diritti dei lavoratori, soprattutto quelli assunti nelle posizioni finali della lunghissima catena degli appalti e subappalti, largamente consentita dalle leggi italiane: leggi fatte ad hoc per favorire il libero mercato per i soliti noti, fatte ad hoc per privare di diritti i lavoratori e le lavoratrici.
Il problema per i turbocapitalisti nostrani e a stelle e strisce d’oltreoceano è che i lavoratori precarizzati, malpagati, sottopagati e oggi anche non pagati cominciano ad averne le scatole piene, vedendo che le loro tasche sono vuote come lo sono le pance dei loro figli.
Bene dunque hanno fatto i 4 operai, che lavorano nel villaggio americano, senza stipendio da mesi, a salire sulle gru e a protestare contro il padrone americano.
Bene ha fatto la CGIL ad accendere i fari su queste situazioni ignobili tipiche di un tardocapitalismo giunto allo stadio finale. I referendum sulla dignità del lavoro messi in campo dalla CGIL serviranno a tagliare alcune metastasi del cancro liberista.
Ai 4 operai Rifondazione Comunista di Vicenza esprime tutta la solidarietà, siamo al loro fianco perchè la loro lotta è la nostra lotta: per un lavoro dignitoso, per i diritti e la sicurezza di tutti i lavoratori, mai più schiavi, mai più padroni.