Le comuniste e i comunisti, gli antifascisti oggi celebrano la festa della Liberazione dal nazifascismo, la vittoria della guerra partigiana; oggi, il 25 aprile non è solo una ricorrenza datata, ripetuta troppe volte, che, solamente, volge lo sguardo al passato per contemplare le imprese dei nostri compagni combattenti; questo 25 aprile è il momento della conferma della nostra lotta, del nostro impegno quotidiano, che ci vede determinati a non abbassare la testa di fronte al nemico di classe.
Troppe sono le cose che non vanno perché noi si stia a guardare a allora oggi come 80 anni fa, non possiamo non sentire l’urgenza di creare conflitto, di costruire opposizione, di ricercare l’unità dei lavoratori, di dare una speranza ed un orizzonte a chi non ne ha alcuno, di cambiare la narrazione che l’unica strada è quella che il mondo sta percorrendo ora.
Le comuniste e i comunisti, gli antifascisti sono qui, determinati ed impegnati a continuare la lotta contro ogni forma di discriminazione, razzismo, sessismo, omofobia, prevaricazione, sfruttamento.
Noi siamo qui, assieme a tutti i lavoratori, i disoccupati, i precari, i giovani, gli immigrati, i clandestini, le donne e gli uomini che compongono la vasta umanità e vogliono un mondo senza disuguaglianze e sfruttamento.
Noi siamo qui, da sempre, per difendere la nostra terra dal capitalismo e dal neoliberismo predatori e assassini.
L’Antifascismo e la Resistenza oggi vivono in tutte le lotte per la democrazia, per i diritti di lavoratrici e lavoratori, per la giustizia sociale, la pace e la solidarietà con i popoli oppressi e ultima ma non meno importante, anzi guida del nostro agire, per l’attuazione della Costituzione lasciataci in eredità dalle donne e dagli uomini della Resistenza che il 25 aprile del 1945 alzarono la bandiera della libertà in tutte le città italiane.