Domenica scorsa, alla fine del Woods Climate Camp, moltissimi partecipanti al campo hanno dato vita a due “incursioni” pacifiche, una al cantiere TAV a Ponte Alto e l’altra alla base americana Dal Din .
Sono state due momenti chiari di rifiuto delle politiche italiane ed europee rispetto alle grandi opere devastatrici del territorio e alle guerre che il capitalismo americano sta scatenando in tutto il mondo pur di mantenere il primato economico-militare degli Stati Uniti, primato che ormai sta loro scivolando di mano.
Come in Val di Susa, anche da noi il progetto TAV è stato nel tempo avversato e combattuto dalla città e dai movimenti. Certo il potere ha tirato diritto, non ha ascoltato le voci autorevoli di studiosi e quelle dei cittadini, non è minimamente arretrato di fronte alle proteste e già stanno sorgendo i primi cantieri del TAV che avranno un impatto devastante per tutta la comunità vicentina.
E allora bene hanno fatto i partecipanti al Camp a tagliare le reti, a occupare il cantiere, a impacchettare le ruspe dimostrando la nostra assoluta contrarietà alla devastazione ed inutilità del mostro.
E bene ha fatto il drappello di persone che ha osato sfidare l’esercito USA/NATO.
Sono state tagliate le reti ed alcuni metri della recin-zione sono stati divelti. E’ entrata aria fresca nella base, aria di pace. Quelle reti abbattute sono il simbolo di un’Italia che non vuole la guerra, qualsiasi guerra; simbolo di un’Italia che è contro la guerra in Ucraina e contro il massacro genocida in Palestina da parte di Israele; quelle reti abbattute sono il nostro NO ALLA NATO, NO ALLA GUERRA PERMANENTE.
Il colonnello Scott Horrigan parla di “atto criminale”; atto criminale? Parole dette da un militare che fa parte di un esercito che ha da decenni portato morte e distruzione in tutto il mondo fanno senso; ma si rende conto il sig. Horrigan che il suo paese ha invaso Paesi indipendenti distruggendo cose e vite umane, ha cancellato confini, ha bombardato, ha interferito con colpi di stato cruenti nei pacifici processi politici in corso in paesi come il Cile, il Perù, ed ora in Venezuela ; ha in atto un embargo criminale contro Cuba da 70 anni; e che ora appoggia e arma lo stato sionista che sta massacrando donne, uomini, e bambini in terra di Palestina. Un uomo appartenente a siffatto esercito si permette di chiamare una rete divelta “atto criminale”? I criminali, per quanto ci riguarda, sono gli Sati Uniti che occupano manu militari qualsiasi luogo non si chini ai loro voleri. Ricordiamoci che gli Stati Uniti sono l’unico paese al mondo che ha usato bombe atomiche quando non era più necessario, perché la guerra era finita; gli Stati Uniti sono l’unico paese che per vendetta ha bruciato, letteralmente, 350.000 giapponesi, che per occupare il Vietnam ha usato bombe con agenti defolianti e velenosi che ancora oggi dopo decine di anni segnano la natura e l’umanità di quella nazione.
Come si permette il sig. Horrigan di chiamare criminali dei militanti che con il loro blitz hanno chiarito qual è il pensiero di molti Italiani: FUORI L’ITALIA DALLA GUERRA – FUORI L’ITALIA DALLA NATO – FUORI LA NATO DALL’ITALIA.
Partito della Rifondazione Comunista – Federazione di Vicenza.