Un manifesto scritto a mano affisso su una bacheca a Torrebelvicino ammorbava l’aria con queste parole: 27 GENNAIO GIORNATA DELLA MEMORIA, RICORDIAMOCI DI RIAPRIRE I FORNI: EBREI, ROM, SINTI, FROCI, NEGRI, COMUNISTI INGRESSO LIBERO.
POCHE PAROLE, MA CHIARE E VOMITEVOLI, FIRMATE CON UNA SVASTICA E LA SIGLA SS-VI.
Quando è cominciato tutto questo? Quando questi infami e vigliacchi assassini hanno ripreso forza e spavalderia?
Quando molti, che avrebbero dovuto ricordare e far ricordare sempre il sacrificio estremo della vita di molti uomini e donne per la riconquista della liberta, della giustizia, della democrazia, fuori dalla barbarie e dall’orrore dei campi di concentramento nazi-fascisti, hanno invece cominciato a mettere sullo stesso piano i morti assassinati, torturati, vilipesi, violentati, stuprati e gli aguzzini, assassini, violentatori, stupratori; quando con analisi antistoriche sono state fatte cadere le barriere che dividevano il male assoluto dei crimini nazi-fascisti dalle indicibili sofferenze che Ebrei, Sinti, Rom, Neri, Omosessuali, Disabili, Comunisti, Socialisti o semplicemente Amanti della Pace hanno patito nel lager nazisti e che da questi lager sono usciti cadaveri o non sono proprio usciti, bruciati in quei forni che esseri indegni di far parte del genere umano hanno rievocato e rivendicato.
E poi si sono lasciate prosperare nuove formazioni violente di estrema destra che senza paura alcuna di essere punite radicano la loro ideologia nel periodo più buio della modernità: saluti romani, bandire naziste, busti di Hitler e Mussolini messi in bella mostra senza che nessuno abbia alzato un dito.
E poi il via libera alla partecipazione elettorale concessa a queste forze eversive, portatrici di odio razziale: E gli atteggiamenti e le parole e l’esempio di molti leader di partito che grondano odio e disprezzo verso i migranti, verso donne e uomini che cercano nel nostro paese rifugio da guerre e fame e carestie, atteggiamenti, esempi, parole che i media amplificano quotidianamente facendole sembrare normali ed accettabili.
E poi gli spari in piazza contro persone inermi ed ogni volta una parola di scusa per “ragazzate” commesse senza pensarci; e poi i pestaggi di uomini e donne omosessuali, o solo diversi; e poi il braccio teso in molte manifestazioni violente; e poi le ingiurie negli stadi ai giocatori neri.
E nessuno alza un dito.
Ed ora queste parole, a Torrebelvicino, che entrano nel cuore e nella testa di ogni sincero democratico e questa sensazione che i vigliacchi fascisti, usciti dalle fogne dove la storia li aveva cacciati, resteranno a lungo impuniti.
Oggi in TV è stato trasmesso un servizio su mucchi di immondizie e sui topi che liberamente scorrazzano lungo i marciapiedi ma che si nascondono non appena si avvicina il suono di un passo; ecco, questi vigliacchi figuri che si nascondono nell’ombra della notte per imbrattare i nostri paesi con le loro ideologie di morte e che scompaiono nell’immondizia di propagande immorali e criminali mi ricordano proprio quei sorci, quei “pantegani” maleodoranti, abituati a vivere nella merda delle fogne, e portatori di malattie e morte.
Il nostro compito è di fermarli.
Per il Partito della Rifondazione Comunista – Federazione di Vicenza – Circolo di Schio.
Roberto Fogagnoli – segretario provinciale.