Stop ai diamanti insanguinati di Israele

Dal 6 al 10 settembre a Vicenza si svolge la fiera del gioiello, una delle massime vetrine del settore orafo mondiale che vede la presenza di espositori da tutto il mondo. Fra gli espositori sono presenti anche aziende israeliane che operano soprattutto nell’ambito della lavorazione dei damianti. La piazza di Tel Aviv è la piu’ importante al mondo nella vendita di diamanti.
L’economia israeliana non si basa solo su avocadi e pompelmi e la cybersecurity, si basa anche e soprattutto sull’industria della lavorazione dei diamanti, i cui proventi vanno a sostenere le politiche di sterminio e genocidio del governo sionista di Benjamin Netanyahu contro il popolo Palestinese.
Rifondazione Comunista è da sempre a fianco del popolo palestinese, chiediamo da sempre il cessate il fuoco del massacro sionista che mira alla cancellazione del popolo palestinese, chiediamo da sempre lo stop delle politiche di apartheid dello stato di israele verso i palestinesi, abbiamo aderito fin da subito alle campagne di boicottaggio contro Israele.

E’ stupefacente che il Comune di Vicenza, guidato da una insipida e timorosa amministrazione di centrosinistra, come socio della Fiera di Vicenza, non abbia ancora pronunciato una parola contro la presenza dello stato terrorista di Israele.
Eravamo in piazza il 20 gennaio a sostegno della liberazione dello Stato della Palestina contro le mire espansionistiche e neocolonialiste di Israele saremo quindi in piazza sabato 7 settembre al presidio e alla manifestazione organizzata dal tavolo Vicenza per la Palestina a cui aderiscono varie realtà associative, sindacali e politiche vicentine. Sabato 7 settembre ore 16 viale del lavoro davanti all’azienda orafa Sharma Group.