Stando ai dati delle organizzazioni di categoria dei medici e del personale sanitario in Italia nei prossimi 5 anni verranno a mancare 45.000 medici per via dei pensionamenti, sia i medici di famiglia sia i medici del Servizio sanitario nazionale. Fra 10 anni ne mancheranno addirittura 80 mila, ma ci saranno solo 11mila assunzioni di medici di base.
Il problema non è un’ondata incontrollata di pensionamenti ma i tagli allo stato sociale che in questi anni sono stati pesanti e variegati e attuati diligentemente da tutti i colori politici: numero chiuso alle università di medicina, tasse universitarie elevate, bilanci all’osso delle ASL, blocco del turn-over parziale o totale, meno concorsi pubblici, meno assunzioni di personale sanitario, tirocini dei medici di base poco allettanti perchè pagati neanche 800 euro al mese, numero massimo di assistiti elevato a 1500 unità, liste di attesa lunghissime, … e tutti i nodi stanno venendo al pettine: VIETATO AMMALARSI soprattutto per chi abita nelle zone di periferia, più isolate e meno collegate con i mezzi pubblici.
Certo non possiamo imputare al Sig. Sindaco l’assenza per 6 mesi di un medico di base nei quartieri periferici di Vicenza, ma invitiamo questa maggioranza a focalizzare con più attenzione quali sono i veri problemi dei suoi concittadini e a pretendere una risposta concreta dai rappresentanti al governo sia della Regione che della Nazione.
Un medico non rimpiazzato è un pezzo di sicurezza che se ne va! La salute è uno dei diritti fondamentali delle persone, tutelato dalla nostra Carta costituzionale. Uno strumento primario che garantisce tale diritto sul territorio è il medico di famiglia.
Batta i pugni Sig. Sindaco dal presidente Zaia, faccia sentire la sua voce, e intanto metta a disposizione gratuitamente un locale comunale da adibire a studio medico in modo da rendere allettante la scelta per un giovane medico.
RIFONDAZIONE COMUNISTA
Circolo di Vicenza Gramsci-Giuliani